L’impianto osseo dentale è una tecnologia moderna che permette di sopperire alla mancanza di denti per donare al paziente una nuova capacità di masticare e sorridere.
Tuttavia, anche l’implantologia dentale può presentare delle controindicazioni che rendono poco conveniente o addirittura svantaggioso ricorrere agli impianti dentali per correggere fenomeni di edentulia.
Gli impianti dentali si collocano attraverso l’inserimento di radici artificiali in titanio che vanno a sorreggere nuovi denti fissi che sostituiranno quelli mancanti replicandone caratteristiche e funzioni. Il titanio è un elemento biocompatibile e molto apprezzato per la sua capacità di saldarsi con l’osso presente in cresta.
Quando si può inserire un impianto osseo dentale?
L’inserimento di impianto dentale richiede che sia presente una quantità di osso sufficiente ad assicurare una corretta osteointegrazione. Esistono però delle condizioni che possono ostacolare questo processo soprattutto legate:
● alle condizioni dell’osso
● allo stato di salute orale del soggetto
● alle abitudini igieniche del soggetto
Il professionista odontoiatra quindi valuta il paziente nelle sue condizioni complessive per valutare se l’intervento di inserimento di un impianto dentale è vantaggioso o se può portare a problemi nel medio e lungo periodo.
Come capire se si può inserire un impianto dentale?
Prima di tutto bisogna valutare lo stato della cresta ossea per appurare se essa è in grado di ospitare le radici in titanio dell’impianto.
Purtroppo, molte volte, i pazienti affetti da parodontite subiscono anche un riassorbimento osseo. Il tessuto osseo infatti deve essere presente in quantità sufficiente per ospitare la vite e la corona protesica che sorregge. Tale elemento deve supportare l’attività di masticazione del soggetto senza muoversi, perciò la sua stabilità non deve essere messa in discussione.
La qualità del tessuto orale quindi deve essere assolutamente garantita per fare sì che l’impianto dentale abbia delle possibilità di perdurare a lungo. L’odontoiatra quindi indica al cliente le misure di buona igiene dentale da adottare rigorosamente e la pulizia dentale periodica al quale sottoporsi. Lo specialista controlla che non siano presenti ascessi o altre patologie che rendono impossibile applicare l’impianto in sicurezza. Nel caso di infezioni come parodontiti, ad esempio, la malattia deve essere assolutamente sradicata per poter procedere.
Il fumo di sigaretta è un elemento che rischia di danneggiare la salute dell’osso, in quanto indebolisce l’irrogazione di sangue ai tessuti ossei, rendendo più difficoltosa la corretta osteointegrazione. L’impianto con denti fissi è sconsigliato anche alle donne in gravidanza e a soggetti che stanno eseguendo trattamenti per il cancro
Forse potresti pensare che l’età del paziente sia una discriminante che può rendere gli interventi di innesto impianti consigliabile soltanto per i giovani. In realtà non conta tanto l’anzianità quanto la salute del paziente in questione: se non ci sono patologie particolari in corso non vi sono ragioni per installare un impianto con viti in titanio soltanto a pazienti giovani piuttosto che di età avanzata. É anche vero che con l’aumentare dell’età si possono aggiungere ulteriori patologie, ma per fortuna il diabete e le coagulopatie – se sono sotto controllo – non costituiscono controindicazioni per inserire impianti dentali. In ogni caso, l’impianto osseo dentale è sconsigliato per pazienti troppo giovani, sotto i diciotto anni, che pertanto potrebbero non avere ancora concluso il proprio sviluppo osseo.
Quando non si può fare l’impianto dentale?
L’innesto dell’impianto dentale è sconsigliato quindi nei casi di:
● condizioni di salute del paziente che rendano l’intervento non sicuro
● in caso di atrofia ossea marcata: quando i volumi ossei sono molto contenuti e il paziente non può o non vuole eseguire interventi di rigenerazione ossea
● quando il paziente non vuole assolutamente sottoporsi a un intervento di inserimento di impianto osseo dentale perché non è psicologicamente preparato
● quando non è presente abbastanza spazio tra i denti a causa dell’edentulia. In questo caso è possibile pianificare l’esecuzione di un intervento di recupero degli spazi dentali
● quando le abitudini (fumo) e le condizioni igieniche del paziente non sono tali da assicurare la corretta ese
● quando l’osso presente ha dimensioni troppo piccole per permettere la stabilità dell’impianto
Quando può fallire un impianto dentale?
Il fallimento dell’inserimento di un impianto dentale può fallire a causa di vari fattori:
● sistemici
● chirurgici
● psicosociali
● protesici
● patologie del paziente
● scarsa igiene orale del paziente
● abitudini dannose per la salute come il fumo: bisogna smettere di fumare almeno due settimane prima dell’intervento e di cessare di masticare tabacco almeno per 8 settimane dopo l’esecuzione dell’intervento
In generale comunque il tasso di successo degli interventi si aggira attorno al 98%, il che rende questa pratica molto indicata per risolvere il problema di assenza dei denti. L’importante è affidarsi a professionisti competenti come quelli di Centro San Leonardo per valutare con attenzione le condizioni che possono renderlo non indicati.
Quali sono le alternative all’impianto dentale?
Se l’impianto osseo dentale non appare una strada percorribile, l’odontoiatra può optare per una protesi rimovibile oppure per un ponte. Il ponte è costituito da una protesi dentale collocata sui denti, limati per poterla ospitare. La protesi rimovibile è così detta siccome deve essere rimossa dopo i pasti e quando si va a dormire.
Nel caso di assenza di un solo dente in genere si opta per un ponte o un singolo impianto dentale. Se invece i denti mancanti sono due o più si procede con una protesi mobile totale o a impianti fissi.
Una volta comunque arrestato l’eventuale il fenomeno di riassorbimento osseo, è ragionevole valutare l’innesto osseo per sopperire finalmente all’edentulia e mantenere i denti fissi. L’odontoiatra valuta caso per caso le condizioni del paziente per valutare se per questi è sicuro inserire un impianto dentale per curare l’edentulia.
Il professionista si occupa di valutare le condizioni del paziente a un livello generale per appurare quando è opportuno ricorrere all’impianto osseo per sopperire all’edentulia.